Le avventure più belle hanno umili origini. Al tempo in cui fondata, nel giugno del 2004, l’associazione sportiva Equilibri Precari non era altro che un piccolo gruppo di amici provenienti dai quattro angoli d’Italia, uniti dalla passione per l’arrampicata sportiva e armati di tanta buona volontà. Avevano un’idea: dotare Pisa di una palestra d’arrampicata indoor, un luogo pubblico, autogestito e autofinanziato dove tutti, dai semplici principianti ai più esperti, potessero praticare questo sport in sicurezza e libertà, e sostanzialmente a costo zero. Se quell’idea ha potuto diventare realtà è stato grazie al progetto Rebeldia, che subito accolse a braccia aperte la neonata associazione offrendole tutto il sostegno e tutto lo spazio di cui aveva bisogno. La prima palestra – 100 metri quadri di superficie arrampicabile – fu costruita così nel giro di quattro mesi, mattone su mattone, presa dopo presa, grazie agli sforzi fisici ed economici di un numero crescente di volontari.
Da allora sono passati sei anni e molta strada è stata fatta. Oggi EP, ufficialmente affiliata alla Lega Montagna UISP, è la terza palestra d’arrampicata indoor di Toscana per dimensioni e la prima per numero d’iscritti. Tra le sue file ci sono membri del CAI, istruttori qualificati UISP e persino un formatore nazionale UISP, grazie ai quali è possibile organizzare ogni anno corsi di introduzione all’arrampicata indoor, tanto per adulti che per bambini, e un corso di arrampicata in falesia gestito in collaborazione con il CAI di Pisa. Ogni anno EP avvicina così all’arrampicata decine di nuovi praticanti, rappresentando un luogo di socializzazione e di promozione sportiva veramente unico. Sui suoi muri scalano i bimbi dei campi solari UISP come i più grandi climber toscani, magari in occasione di competizioni di portata regionale come il Bloccabbestia. Poi, sfilate le scarpette, si può partecipare a serate di discussione, proiezioni, cene di finanziamento per l’attrezzatura della palestra (muri e prese artificiali, materassi, pavimento!) e la messa in sicurezza dei siti naturali circostanti.
Ma il più grande risultato che EP ha ottenuto in questi anni non va cercato nei numeri e nei titoli, quanto nella comunità in continua espansione che è stata in grado di creare, e nello spirito che la anima. Se nelle prestazioni sportive EP ricerca la verticalità, nella sua realtà quotidiana essa rappresenta un esempio di comunità “orizzontale”, interamente autofinanziata e autogestita, che per sopravvivere conta esclusivamente sul contributo attivo di ogni membro. Farne parte non significa soltanto frequentare il muro per ingrossare i muscoli e perfezionare la tecnica: significa partecipare alle assemblee, alla gestione e al mantenimento del luogo, alle campagne di finanziamento e divulgazione. Ogni questione è preventivamente discussa in assemblea, ogni impegno è assunto dal basso, in maniera spontanea, secondo il principio della suddivisione dei compiti. Ognuno porta la sua esperienza, le sue capacità, la sua voglia di collaborare. In questo modo EP, come tutto il progetto Rebeldia, rappresenta con la sua attività quotidiana qualcosa di cui la nostra società, oggi meno che mai, non può fare a meno: un laboratorio di cittadinanza attiva e di democrazia partecipata.
Oggi il progetto Rebeldia è sotto sfratto. Tutto ciò che abbiamo costruito in questi anni, come membri di EP e come parte del progetto, rischia di essere spazzato via. Insistere perché si trovi in tempi brevi una nuova sede, che sia veramente adatta alla prosecuzione delle attività, significa difendere non soltanto il futuro di un gruppo di associazioni, ma quello di un’intera città, che perdendo Rebeldia perderebbe una parte preziosa di sé.
Difendi EP! Difendi Rebeldia!
http://www.equilibriprecari.it
http://www.rebeldia.net
http://www.uisp.it/montagna